Bitcoin: la moneta online che sfida banche e governi


di Jerry Brito, techland.time.com

Sul finire dell'anno scorso, quando WikiLeaks cominciĆ² a rilasciare le scottanti comunicazioni di svariati dipartimenti statali, molte persone hanno pensato di mostrare solidarietĆ  con il gruppo facendo loro una donazione. Scoprirono perĆ² che molte agenzie di pagamento si rifiutavano di trasferire i fondi a WikiLeaks a causa, secondo alcuni, di pressioni governative. Paypal addirittura arrivĆ² a bloccare il loro account impedendogli quindi di accedere ai fondi che avevano giĆ  disponibili.

"Hey Visa, Mastercard, Paypal: quelli sono soldi miei!", scrisse su tweeter Jeff Darvis all'epoca. "Come vi permettete di di dirmi come devo o non devo spenderli?"

Gli intermediari come punto di passaggio obbligato

Che le agenzie di pagamento debbano o meno poterci dire come spendere online i nostri soldi, il fatto ĆØ che possono farlo. Facciamo affidamento su terzi per le transazioni online, e quando il governo vuole in qualche modo limitare il modo con cui usiamo i nostri soldi online ĆØ a loro che si rivolge.

Il gioco d'azzardo online oppure le scommesse sportive sono perfettamente legali in paesi come Inghilterra, Irlanda ed Australia, ed un residente degli Stati Uniti non avrebbe nessuna difficoltĆ  ad accedere a siti web di quelle nazioni. Ma poter effettuare una scommessa ĆØ un altro paio di maniche, …

… a causa della UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act del 2006[3]), che prevede il blocco dei pagamenti nei confronti di siti che fanno gioco d'azzardo o scommesse online.

Analogamente il Congresso degli Stati Uniti sta progettando di fare una legge simile alla proposta COICA (Combating Online Infringement and Counterfeits Act[4]) che non solo permette al Dipartimento di Giustizia di sequestrare i domini di siti sospettati di vendere merce contraffatta e piratata, ma prevede il blocco dei pagamenti a siti presenti su di una black list.

Per effettuare transazioni online ĆØ necessario avere un account con un sito di terze parti come PayPal ed affidare a lui la richiesta di pagamento nei confronti del beneficiario scelto. Il concetto di "contante elettronico" non ĆØ nemmeno mai esistito, cioĆØ una forma di danaro che potesse essere scambiata in maniera anonima e senza intermediari.

CioĆØ, non c'ĆØ mai stato fino ad ora.

Vero danaro digitale

Bitcoin[5], un progetto Open Source creato nel 2009 da Satoshi Nakamoto, ĆØ la prima moneta al mondo digitale, distribuita ed anonima. E' un'asserzione di una certa rilevanza, ma non ĆØ poi troppo difficile da capire e verificare.

Da quando esiste il web abbiamo visto passare ogni sorta di denaro virtuale. A partire dalla moneta di Facebook[6] che permette di comprare beni virtuali nelle applicazioni facebook, oppure i Microsoft Points[7], la moneta del mercato di Xbox Live e dello Zune store. Li si puĆ² cambiare con dollari esattamente come si puĆ² cambiarli con Euro, e poi li si puĆ² usare per comprare roba dai venditori che li accettano, che siano un pasticciere in Francia oppure FarmVille su Facebook.

Il web ha visto passare anche monete di uso generale, da siti scoppiati durante lo sboom di Internet come Flooz[8] e Beenz[9], a quello di maggior successo e-gold[10]. Ma a differenza del denaro contante, il denaro online hanno sempre avuto bisogno di un intermediario che garantisse l'affidabilitĆ  della transazione. E questo perchĆØ il denaro digitale ĆØ diverso dalle banconete per una caratteristica molto importante: se dĆ² a qualcuno una banconota da 100€, non ce l'ho piĆ¹. Ma non puoi avere la stessa sicurezza quando invece il mio denaro ĆØ fatto da zeri ed uni. E' quindi sempre stato necessario avere un intermediario fidato che togliesse l'importo trasferito dal conto del pagante e lo aggiungesse a quello del beneficiario.

Bitcoin ĆØ la prima moneta digitale online che risolve il problema del double spending (letteralmente "spendere due volte", NdT[11]) senza utilizzare un intermediario. L'idea ĆØ quella di distribuire la base dati di tutte le transazioni attraverso una rete peer2peer. Questo permette di tenere traccia di tutti i trasferimenti in modo da evitare che la stessa moneta sia utilizzata piĆ¹ volte. E dato che il sistema ĆØ distribuito (ad esempio tipo BitTorrent) non c'ĆØ una autoritĆ  centrale. Questo rende i Bitcoin come dollari o euro contanti: li si da in mano direttamente alla persona che viene pagata, e dopo averlo fatto non li si possiede piĆ¹, il tutto senza la necessitĆ  di una terza parte.

Ma c'ĆØ di piĆ¹: la moneta Bitcoin si comporta in maniera del tutto simile alle banconote tradizionali nel senso che ĆØ anonima. Se andiamo al mercatino delle pulci e compriamo un vecchio Commodore 64 pagandolo in contanti non c'ĆØ nessuna traccia di questa transazione. Non c'ĆØ bisogno di conoscere il nome del venditore, e lui non ha bisogno di conoscere il vostro. Al contrario il denaro elettronico convenzionale fa capo a conti correnti, ed ha quindi accesso a diverse informazioni sui nostri riguardi. Ma dato che Bitcoin non utilizza conti correnti e fa affidamento invece su crittografia a chiave pubblica[12] non c'ĆØ modo di capire chi ha inviato denaro a chi altro semplicemente guardando il database delle transazioni.

Un concetto rivoluzionario

Bitcoin ĆØ potenzialmente rivoluzionario per diversi motivi. Tanto per cominciare, non ĆØ possibile inflazionare a piacimento la moneta. Nella maggior parte delle nazioni una banca centrale controlla l'emissione di moneta ed a volte (ad esempio durante la crisi economica in corso) puĆ² decidere di "iniettare" piĆ¹ moneta nell'economia. La banca centrale effettua questa operazione essenzialmente stampando denaro. Ma piĆ¹ denaro nel sistema implica che il denaro che possediamo vale meno. Per contrasto invece, dato che in BitCoin non c'ĆØ una autoritĆ  centrale, nessuno puĆ² decidere di aumentare l'offerta di moneta. Il tasso di nuovi bitcoin introdotti nel sistema ĆØ definito attraverso un algoritmo pubblico, e quindi perfettamente prevedibile.

Ma probabilmente ancora piĆ¹ rivoluzionario ĆØ il fatto di non aver bisogno di intermediari per le transazioni, e quindi i governi non possono imporre loro leggi arbitrarie. Ed il completo anonimato di Bitcoin rende difficoltoso il perseguire i singoli utenti.

Nel suo nuovo libro, Kingpin[13], Kevin Poulsen spiega come hacker ed impostori sfruttassero e-gold per le loro transazioni economiche. Anche se centralizzato, e-gold non richiedeva identitĆ  per aprire un conto, rendendo quindi in qualche modo anonimo il suo uso. Questo almeno finchĆØ l'FBI fece un incursione negli uffici dell'azienda, dopodichĆØ la ditta cominciĆ² a collaborare con gli investigatori. Le informazioni ottenute dallo studio delle transazioni fornite da e-gold portĆ² a numerosi arresti, ed infine e-gold, assieme alla sua moneta, fu fatto chiudere, ed i suoi proprietari accusati di riciclo di danaro.

Consideriamo lo stesso scenario con Bitcoin. Dato che Bitcoin ĆØ un progetto open source, e dato che il database ĆØ presente in tutta la rete peer2peer creata dai suoi utenti, non ci sono ditte in cui fare irruzione, o citare in giudizio, o far chiudere. Anche se mettessero offline bitcoin.org e rimosso il software sul sito, attualmente ospitato su sourceforgeBitcoin su sourceforge: la moneta e le sue transazioni continuerebbero a funzionare esattamente come prima. Come per bittorrent, fermare uno degli individui che compone il sistema peer-to-peer avrebbe un impatto minimo sul resto della rete. E siccome la moneta ĆØ veramente anonima non ci sono identitĆ  da tracciare.

Le implicazioni di Bitcoin

Come ogni nuova tecnologia, una moneta anonima e distribuita ha degli usi buoni e cattivi.

Quelli cattivi ovviamente sono il fatto che Bitcoin potrebbe facilitare operazioni illegali, comprese la vendita di materiale contraffatto o illegale, numeri di carte di credito rubate, password, e magari persino pedopornografia. E probabilmente in un'area piĆ¹ grigia, Bitcoin potrebbe consentire adulti statunitensi consenzienti di fare scommesse in qualche sito inglese di scommesse senza preoccuparsi delle limitazioni legate ai sistemi di pagamento.

Quelli buoni perĆ² risultano essere veramente buoni. I cittadini onesti che rispettano le leggi possono portare avanti i loro affari senza nessuno che li possa spiare, e senza dirgli quello che possono e non possono fare. Volete contribuire a WikiLeaks o a qualche altra organizzazione politicamente scomoda? Nessun problema. Vivete sotto un regime oppressivo e volete comprare un libro o un documentario censurati? Ecco come. Non c'ĆØ da stupirsi che la Electronic Frontier Foundation[14] definisca Bitcoin come "una moneta digitale a prova di censura"[15].

Ancora ai suoi primi passi, il valore dell'economia Bitcoin ĆØ al momento stimata attorno ai 5 milioni di dollari, ma in crescita. Cambiavalute dove cambiare Dollari o Euro per Bitcoins sono attivi[16] e funzionanti[17], ed il numero di commercianti che accetta bitcoin18 per il pagamento continua a crescere. Se prendesse campo, Bitcoin sarebbe una minaccia non solo per i governi, ma anche per le grosse istituzioni che regolano le transazioni economiche e finanziarie.

E questa storia ĆØ ancora soltanto all'inizio.


Traduzione di Dusty per il Portico Dipinto.

Altri articoli relativi a bitcoin:

* 4. Combating Online Infringement and Counterfeits Act: http://en.wikipedia.org/wiki/Combating_Online_Infringement_and_Counterfeits_Act
* 5. Bitcoin: P2P Virtual Currency -- http://bitcoin.org
* 12. Crittografia Asimmetrica o a chiave pubblica: http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica
* 13. kingpin: http://kingpin.cc/
* 15. Bitcoin - a Step Toward Censorship-Resistant Digital Currency: https://www.eff.org/deeplinks/2011/01/bitcoin-step-toward-censorship-resistant
* 16. MtGox: http://www.mtgox.com/
* 17. Bitcoin Market: https://www.bitcoinmarket.com/
* 18. Commercianti che accettano Bitcoin: https://en.bitcoin.it/wiki/Trade
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