Aldo Moro, il complotto: torna la puntata di Rebus dedicata al rapimento e all'assassinio dello statista italiano


Che ci azzecca, direte voi, tornare a parlare dei tragici 55 giorni di prigionia di Moro in questo momento storico? Che relazione ha quella tragica storia con ciò che accade oggi, ai tempi del coronavirus? Anche se qualcuno faticherà a crederlo, il nesso c'è ed è anche importante comprenderlo oggi per leggere più consapevolmente ciò che accade sullo scenario internazionale.

Non è un mistero che l'assassinio di Aldo Moro si intrecci con il "compromesso storico", l'idea di riunire cattolici e comunisti al governo dell'Italia, e lo stridere di quest'ultimo con ciò che le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale avevano stabilito a Jalta.



E non è un mistero che la contrapposizione di oggi tra Stati Uniti è Cina sia figlia della "guerra fredda" e dell'idea che tra capitalismo e comunismo solo uno potesse essere l'ideale alla guida del mondo. Aldo Moro, anche leggendo la sua vicenda da angolazioni differenti, divenne, suo malgrado, un ostacolo da eliminare. La mediazione che predicava non era compatibile con la sua epoca. E, forse, neanche con la nostra.



La pandemia da Covid-19 sembra aver colto il mondo fragile e impreparato. Pur trattandosi di una variazione della Sars misteriosamente scomparsa nel 2004, nessuno pare avesse preparato contromisure adeguate. E oggi, dopo oltre 65mila morti nel mondo, Stati Uniti e Cina si contendono, con scarsa collaborazione reciproca, il primato sulle cure e sul vaccino. Per certi versi, sembra essere tornati agli anni '60 e alla corsa alla conquista dello spazio prima e della luna dopo.



Capire perché Aldo Moro fu rapito e assassinato nel 1978, può aiutare a capire ciò che accade oggi nel 2020. Incredibile, ma vero.
Buona visione.