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"DIO, l'ultima umanità", la recensione di Carlo De Nitti


UN “CURIOSO” RACCONTA UN “SOGNO”

UMANO TROPPO UMANO: L’ÜBERMENSCHLICHKEIT

di

CARLO DE NITTI *

 

“Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio, coraggio di essere umani”

(Marco Mengoni, Esseri umani, 2015)

 

Chi è la persona curiosa? Etimologicamente è semplicissimo: colui/colei che cerca il “perché” – il cur (come sa qualunque studente  ginnasiale, anche mediocre, in latino cur è il perché interrogativo, quia è il perché esplicativo) – dei fenomeni e Maurizio Decollanz, poliedrico giornalista della carta stampata, del video e del web, attualmente Direttore Marketing per l'Italia della IBM e membro del consiglio direttivo della Fondazione IBM Italia, sicuramente con questo suo lavoro in forma di e-book, DIO l'ultima umanità, come curioso si manifesta, ponendosi e ponendo interrogativi su tematiche, estremamente complesse e presenti oggi nel dibattito culturale, con il coraggio che serve quando si esplorano terre incognite. Il coraggio di cui nella frase posta in esergo.

Molto antico è il rapporto tra la natura (physis), la scienza (episteme), la tecnologia (techne), l'etica (ethos) ed il diritto (nomos): esso rimonta al mondo ellenico ed attraversa tutta la storia del pensiero occidentale, assumendo forme modalità diverse nel corso dei secoli. Oggi, esso non può non essere declinato nel settore delle biotecnologie e dell'intelligenza artificiale: un orizzonte filosofico e giuridico tutto da esplorare.

Se “Dio è morto” - come nella celeberrima sentenza nietzscheana - allora tutto è possibile, asseriva Walter Benjamin: la morte di Dio non può e non deve significare avalutatività dei valori da difendere e praticare, a cominciare dai due senza i quali non è possibile vivere gli altri: la vita è la libertà.

Ancora in questo nostro scampolo di XXI secolo, occuparsi dell'intelligenza artificiale non può significare esclusivamente considerare il bonum operis, ma soprattutto il bonum operantis, come sosteneva circa 800 anni fa Tommaso d'Aquino: non solo la perfezione tecnica/tecnologica, ma la fruibilità per gli esseri umani.

Uno sviluppo della scienza e della tecnologia di stampo positivistico e neopositivistico - cioè attento esclusivamente alla sintassi della razionalità scientifica e non già ai fini – non fa crescere gli uomini e la loro umanità né ne migliora le vite degli uomini, perché, come sosteneva Edmund Husserl, nel 1935, "le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto".

Con questo e-book, DIO, l'ultima umanità, articolato in un'introduzione, in dodici capitoli ed in un epilogo, Maurizio Decollanz condivide con i suoi lettori "un sogno. Realistico come pochi" (p. 7) che sembra attualmente fantascientifico ma che, in un futuro prossimo, potrebbe divenire reale, spiegando, attraverso un romanzo, ciò che ora non è possibile vedere ma solo immaginare.

Un futuro prossimo che pare essere già iniziato con l’Intelligenza Artificiale e le sue applicazioni che stanno rivoluzionando la vita di tutti gli esseri viventi in ogni settore della vita sociale: “il sogno proibito di Prometeo” (p. 18).

Il “sogno” che Maurizio Decollanz racconta prende abbrivo il 13 giugno 2063, presso il prestigioso Karolinska Institutet di Solna in Svezia, dove la protagonista Maruska Lee Shan è in sala operatoria per realizzare un intervento mai provato prima: il trapianto del cervello di un uomo appena deceduto nel suo clone. 

Il DIO che dà il titolo a questa pubblicazione non è quello della tradizione giudaico - cristiana, né alcun altro "Essere superiore", come pensato negli ultimi venticinque secoli in tutta la storia del pensiero occidentale ... Il DIO di cui Maurizio Decollanz parla è un acronimo che dice Democratic Infinites Organizzation, un avveniristico progetto di governo del mondo, e, vista la denominazione, ha un sapore teocratico quasi sinistro, com'è disvelato dall'Autore nel capitolo 8, Una sola anima: "queste comunità virtuose, da questo laboratorio di convivenza pacifica e prospera, che nacque un'idea audace e ambiziosa: utilizzare l'intelligenza collettiva degli infiniti connessi per governare il mondo intero. Il nome scelto per questo progetto epocale Democratic Infinities Organization: DIO. La promessa era quella di un mondo finalmente giusto, pacifico e prospero. L'alba di DIO stava per sorgere portando con sé la speranza di un'era di ragione e armonia globale, guidata da una nuova forma di coscienza che aveva superato i limiti delle debolezze dell'umanità biologica" (pp. 70 - 71).

Un mondo irenistico, pacificato nella prosperità e felice nell'organicismo? Lo Spirito assoluto di hegeliana memoria tornato in sè dopo infinite Aufheben in una dimensione atemporale?

All'apogeo della pacificazione, "un nuovo desiderio cominciò a serpeggiare nella coscienza collettiva degli infiniti, un'inquietudine che rompeva la pace da superficie della loro beatitudine contemplativa. Era la nostalgia [...] per il miracolo primordiale da cui tutto era scaturito: la creazione della vita [...] la curiosità intellettuale verso le loro stesse origini fa sempre più pressante [...] impresa consisteva nel ricreare la vita ex novo, correndo a ritroso il cammino evolutivo fino a quel brodo primordiale da cui la scintilla della coscienza si era accesa per la prima volta [...] condizioni ambientali simili a quelle di oltre 4 miliardi di anni prima" (pp. 88 - 89 passim).

E’ questa la matrice di un nuovo progetto chiamato, non certo per mera casualità, GENESI, per generare una nuova umanità facendo nascere un oltre uomo, in una sorta di nietzscheano eterno ritorno, grazie ad un nuovo Big Bang, l'ultimo di Maruska Lee Shan, perchè "sento che il mio ciclo volgere al termine. La mia coscienza sintetica, dopo innumerevoli ere di esplorazione e contemplazione, sta gradualmente dissolvendosi, come un'onda che si ritira dalla spiaggia [...] sono soddisfatta e in pace con l'universo. E mentre la mia luce si affievolisce, sboccia, al di là del velo della mia attuale esistenza, qualcosa che però non so ancora spiegare" (p. 97).

L'oltre-uomo (Übermensch) si trova ancora una volta davanti ad un mistero che non sa spiegare, un noumeno, come lo avrebbe chiamato il filosofo illuminista tedesco in Immanuel Kant. Come può comportarsi l'uomo? Cercando la soluzione in una fede religiosa, oppure abbandonandosi ad una forma di heideggeriana Gelassenheit, secondo il modello filosofico parmenideo, o, secondo il modello filosofico, protagoreo, abitando la terra in modo ecosostenibile, secondo il principio responsabilità teorizzato da Hans Jonas, in relazione all’umanità ed all'ambiente, o, se si preferisce, al Creato, letto alla luce dell’Enciclica pontificia Laudato si’? O, in modo, forse, più semplice con il “coraggio di essere umani”, come nell’esergo.

Maurizio Decollanz - che, sé-ducendo-ci con la sua curiosità, ci ha guidati fin qui, al pari di un novello Virgilio - non ci fornisce, né mai potrebbe, una risposta definitiva, se non, forse, quella desumibile dal titolo dell’ebook: un Dio come l’ultima forma possibile di umanità e di savezza?

Noi, persone del XXI secolo, abitanti del pianeta Terra, siamo di fronte ad una pascaliana ‘scommessa’… Faites vos jeux... Rien va plus!


* Carlo De Nitti è un dirigente scolastico che nel corso della sua splendida carriera ha guidato diversi istituti nel capoluogo pugliese e non solo Ultimo in ordine cronologico, l'Istituto di istruzione superiore E. di Savoia-P. Calamandrei a Bari. Studi in Filosofia, appassionato di letteratura e saggistica.

Nella foto a corredo: la copertina di "DIO" e Prometeo